martedì 8 dicembre 2009

Perché ho amato il "Gattopardo"

Repubblica — 26 gennaio 1996 pagina 35 sezione: CULTURA

Ho letto Giambattista Vico per la prima volta quando ero studente nel 1958 o 1959. Prima di tutto dovrei dire che quello che mi rese Vico tanto interessante fu che lo scoprii più o meno per caso e da solo. Era appena stata pubblicata una traduzione inglese della Nuova Scienza, ma a molti altri lettori di James Joyce, Jules Michelet, Samuel Beckett e Karl Marx il suo nome e alcune delle sue idee erano già noti. Fui sopraffatto dalla mia lettura di Vico... dall' audacia del suo pensiero, dall' eccentricità quasi medievale della sua espressione, dalla sorprendente capacità di discernere sia i particolari che i contorni della lingua, della storia umana e della società. Per me Vico rappresentò tutto quello che c' era di coraggioso nella vita intellettuale, e nonostante le sue idee apparentemente conformiste sulla provvidenza divina, venne anche a rappresentare nella mia mente e nel mio lavoro una vera fonte di speranza... speranza nel lavoro e nelle possibilità dell' uomo, speranza nel senso collettivo della storia umana che, disse, era fatta da uomini e donne, speranza infine nella capacità di cambiamento nella storia umana. La cosa principale che imparai da Vico fu che la mente (o "ingenium" come la chiamava nel suo italiano neo-latino) è allo stesso tempo una protagonista nella storia, e uno strumento essenzialmente immaginativo. Per cui lo studioso o l' intellettuale usano la mente per proiettare, ri-afferrare, ri-immaginare nel presente elementi delle loro origini (ciò che chiama "nascimento"). Inoltre è la mente che rende possibile "il mondo delle nazioni": Vico ammirava Lord Bacon ma anche venerava Omero, il razionale e il poetico, i due aspetti fondamentali della mente. Il secondo pensatore italiano a cui devo molto è Antonio Gramsci. Credo di essere stato uno dei primi in America a tenere conferenze su Gramsci, e, per almeno un decennio, fra gli anni Settanta e Ottanta, fu di frequente l' argomento dei miei seminari. Il mio libro Orientalism (Orientalismo) pubblicato nel 1978 fu un tentativo di applicare le idee di Gramsci sulla società e sulla storia alla visione occidentale dell' Oriente. C' erano due o tre cose straordinarie su Gramsci, e nonostante la natura frammentaria dei suoi scritti nei Quaderni rendesse difficile desumere da essi un qualsiasi sistema, la sua intelligenza intuitiva e pronta viaggiava attraverso la società e la cultura in modo notevomente istruttivo. Vidi Gramsci come critico di Hegel e delle teorie della trascendenza storica; Gramsci non vedeva il mondo solo in termini temporali, ma geografici e territoriali. La società per lui era il risultato di varie contese sovra-terrene, in cui l' egemonia e il potere avevano bisogno di essere compresi come aspetti di una vasta interazione civile fra partiti, masse sociali, storia e intelletto. In secondo luogo, Gramsci è naturalmente il primo analista del ventesimo secolo della società che ponga gli intellettuali al centro delle sue analisi. Gramsci riteneva che la categoria includesse quasi tutti in una società moderna, ma egli la rese anche più acuta per distinguere fra diversi tipi di intellettuali, il che comprendeva non solo la sua celebrata differenziazione fra intellettuali organici e tradizionali, ma anche la sua ugualmente formidabile analisi di Benedetto Croce. L' utile distinzione fatta fra idee "dirigenti" e "subalterne" e le formazioni sociali introdusse nell' analisi della cultura una comprensione molto sottile di come opera il potere, e, ancor più importante, di come gli si possa resistere e cambiarlo. Racchiuso in questa comprensione c' è un notevole senso etico che dà scopo morale alle lotte dei combattenti sociali e degli oppositori intellettuali. In terzo luogo ho trovato in Gramsci il modo di articolare l' influenza di una storia e di una geografia su un' altra. Nato a Gerusalemme da una famiglia araba, appartenevo a quel mondo, ma anche al mondo occidentale, e più precisamente al mondo americano dove ero emigrato da studente. Mi piacesse o no, mi trovai ad essere cittadino di più di una storia, cultura, tradizione e stato. L' ultimo esempio di influsso italiano è quello di Lampedusa, di cui lessi il grande romanzo, pubblicato postumo, come l' opera culminante di una tradizione italiana di pessimismo materialistico che ha origine con Lucrezio, passa attraverso Leopardi, ed emerge ne Il Gattopardo. Lampedusa rappresenta per me un esempio importante di qualcuno fuori del tempo, quello che chiamo vecchio stile, uno che arricchisce il proprio tempo senza essere parte di esso e di conseguenza è anomalo, anacronistico, difficile. Il Principe affronta la fine della sua vita e della sua classe con un rigido atteggiamento inesorabile, che non indulge né a se stesso né agli altri. Il suo razionalismo scientifico coesiste con un senso dell' ordine patriarcale, feudale: l' ambientazione siciliana del romanzo, che è quel vero Sud di cui Gramsci aveva parlato, viene visto sia invaso dal nuovo Nord, sia dall' interno, da una nuova classe di mercanti emergenti, i quali, entrambi, rappresentano un cambiamento che ironicamente mantiene le cose come sono. La severità della visione di Lampedusa è, secondo me, il risultato di chi si sente rassegnato ad essere all' incrocio di diverse correnti e culture. E' simultaneamente mediterraneo ed europeo, vecchio e scientificamente curioso, italiano e siciliano, aristocratico e fuori dalla sua classe. Rimane tuttavia intoccato da considerazioni di avanzamento o di potere: offertogli un posto nel nuovo Senato d' Italia, cortesemente rifiuta. Quello che non si trova in Lampedusa (o nel suo Principe) è la nostalgia per il passato, o una falsa speranza per il futuro. Quando il Principe muore, Lampedusa tratta la morte proprio come un fenomeno naturale, non si deve resistere né fuggire. - di EDWARD W. SAID


11577. Said, Edward W. «Perché ho amato il "Gattopardo",» La Repubblica (January 26, 1996). [Ital.]

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/26/perche-ho-amato-il-gattopardo.html

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